Santuario Madonna della Navicella

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La tradizione racconta che nella tarda sera del 24 giugno 1508, dopo un furioso temporale, apparve la Beata Vergine all’ortolano Baldissera Zalon, invitandolo ad ammonire i suoi concittadini perché con opere di penitenza allontanassero i castighi di Dio a causa dei corrotti costumi, delle bestemmie e della profanazione delle feste.

Sul luogo dell’apparizione, fu eretto un tempio dedicato a Maria SS.ma della navicella, che divenne metà di continui pellegrinaggi di fedeli.

In tale chiesa – ogni anno – il vescovo, il capitolo cattedrale, i civici magistrati, le confraternite laiche con i fedeli della città, si portavano processionalmente il 5 agosto, anziché il 24 giugno, giorno dell’apparizione, poiché in tale data sin dal 1410 si svolgeva già la processione dalla città alla chiesa di san Giovanni Battista, in “Sacca san Zanne”, a ricordo della riconquista veneziana di Chioggia, nel 1380, a conclusione della guerra tra i genovesi e i veneziani.

Nel tempo tale ricorrenza venne trasferita al 2 luglio, poi al 20 luglio e nel Sinodo tenuto nel 1616, tale giorno fu considerato festa comandata. Con successivo decreto del vescovo Giovanni Benedetto Maria Civran del 1° maggio 1779 si prescrisse che la festa e la processione si svolgessero, anziché il 20 luglio, alla domenica che seguiva il giorno di sant’Anna.

Il sacro tempio, nel 1799, venne poi distrutto dalle truppe napoleoniche e la sacra Immagine della Madonna della navicella fu traslata – dopo alterne vicende – nella chiesa urbana di San Giacomo ap.lo. Successivamente, su richiesta del vescovo mons. Jacopo De’ Foretti, fu concessa, con rescritto del 10 maggio 1860, la traslazione della festa annuale dell’Apparizione dalla domenica che seguiva il giorno di sant’Anna al 25 giugno, giorno in cui tuttora si solennizza. Infine, per voto del vescovo clodiense frà Giovanni Giacinto Ambrosi O.F.M. cap. espresso il 1° di gennaio 1944 – a nome di tutta la cittadinanza, per ottenere dalla Madonna protezione contro i pericoli della seconda guerra mondiale – il santuario venne riedificato sulle antiche fondamenta e consacrato il 25 giugno 1957 dal vescovo mons. Giovanni Battista Piasentini, affidandolo alle cure pastorali della provincia veneta dell’Ordine dei frati minori cappuccini ed ora al clero secolare. Ricordiamo, infine, che anche il nostro ospedale dallo scorso anno è intitolato alla Madonna della Navicella.

(G. Aldrighetti)

Scarica i materiali 

1. Apparizione Madonna della Navicella

2. Storia dell’antico e nuovo santuario

3. Opere vecchio e nuovo santuario

4. Preghiere, inni e poesie