Giubileo della speranza

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IL GIUBILEO È UN DONO SOVRABBONDANTE DI MISERICORDIA DA VIVERE COME UN CAMMINO DI TRASFORMAZIONE CHE FA ESSERE PELLEGRINI DI SPERANZA.

I LUOGHI DELL’INDULGENZA

Nei seguenti luoghi sarà possibile ottenere l’indulgenza soffermandosi per un congruo periodo di tempo in preghiera, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede e un’invocazione a Maria, purificati dal Sacramento della Penitenza e ristorati dalla Santa Comunione da vivere otto giorni prima o dopo la visita:

Cattedrale di Chioggia

I santuari mariani:

I luoghi di adorazione perpetua:

I luoghi di particolare devozione:

PROPOSTE DI PELLEGRINAGGIO

Il pellegrinaggio è un elemento fondamentale del Giubileo, perché esprime la ricerca del senso della vita, è un’esperienza di conversione, di cambiamento della propria esistenza per orientarla verso la santità di Dio. Il pellegrinaggio a piedi aiuta a riscoprire il valore del silenzio, della fatica e dell’essenzialità.

VIAGGIO NELLA STORIA

Fin dai tempi medievali, il pellegrinaggio era visto come un cammino verso un luogo sacro, come Roma, Gerusalemme e la Terrasanta o Santiago de Compostela, dove i cristiani cercavano di ottenere una benedizione speciale. La Strada Romea rappresentava uno dei principali itinerari che i fedeli percorrevano per raggiungere Roma, mèta di numerosi pellegrinaggi.

La figura del pellegrino è simbolo di chi cerca qualcosa di più grande, spinto dal desiderio di purificarsi, di trovare risposte o semplicemente di vivere un’esperienza spirituale. Durante il loro cammino affrontavano sfide, fatiche e talvolta anche pericoli lungo il cammino, ma tutto ciò faceva parte del loro percorso. Il nostro territorio diocesano è attraversato da un percorso via terra verso Roma. La grande via di comunicazione proveniente dal nord, detta Romea, era la via che percorrevano i pellegrini d’oltralpe provenienti dal nord-est, i quali, lasciata Venezia, proseguivano per Chioggia, Ravenna, Pesaro, Ancona, Camerino, Spoleto, quindi Roma. Se volevano passare per Assisi, prendevano la Via Flaminia a Fano, per passare per Fossombrone, Cagli, Nocera, Foligno, Assisi, Roma. Se volevano visitare il santuario di Loreto, ad Ancona prendevano la strada per Loreto, quindi proseguivano per San Severino, Camerino, Spoleto, Roma; o anche proseguivano sulla tratta Loreto-Macerata-Tolentino, Roma. Solitamente era scelta la via anfibia: con navigazione Venezia-Ancona, quindi a piedi o su cavalcatura fino a Roma, con sosta presso il santuario di Loreto o quello di Assisi. Le vie d’acqua erano preferite. Tuttavia esisteva anche l’antica Via Romea, che da Venezia costeggiava la gronda lagunare, sfiorava Chioggia e si protendeva poi verso Ravenna e Cesena. Inoltre i fiumi e i canali, che solcano in abbondanza la diocesi di Chioggia, avevano le strade arginali per chi avesse preferito muoversi a piedi e raggiungere le mete dei propri santi desideri.

Spesso, per riconoscere un pellegrino, bastava osservare il suo abbigliamento semplice e la sua QUADRANGOLA, uno stemma di metallo da cucire sul mantello come simbolo del proprio cammino verso l’immagine che era rappresentata (per esempio i Santi Pietro e Paolo).