Storia
Le reliquie dei martiri Felice e Fortunato
La Chiesa di Chioggia spartisce con Vicenza la venerazione e le reliquie dei martiri Felice e Fortunato. Infatti, dopo il loro martirio, avvenuto ad Aquileia nella persecuzione di Diocleziano (a. 303-304), le loro spoglie vennero divise tra i cristiani di Vicenza e la comunità di Aquileia. Poi, lungo i secoli, il nucleo rimasto ad Aquileia passò a Grado e a Malamocco; quindi, in seguito allo spostamento della sede vescovile da Malamocco a Chioggia, giunsero a sud della Gronda lagunare (vedi decreto del doge Ordelafo Faliero datato al 10 aprile 1110). E’ assai probabile che subito con il loro approdo a Chioggia siano stati scelti come Patroni e Protettori della Città. Lo fa pensare la confraternita a loro intitolata, istituita a Chioggia come prima confraternita nel 1155. Sono citati come “protettori della Città” nella lapide del 1347, che ricorda il crollo e la ricostruzione del cam- panile della cattedrale; e sono raffigurati nel dipinto conservato nel Museo civico della Città: ‘Cristo in maestà tra i santi Felice e Fortunato’, databile al 1382. Nel Medioevo si pensava che la vicinanza fisica alle reliquie, specie dei martiri, potesse mediare la protezione divina contro le forze del male, dando maggiore sicurezza ai cittadini. Oggi noi cristiani veneriamo le loro reliquie come stimolo all’elevazione della vita spirituale e incitamento alla virtù.